Поиск по творчеству и критике
Cлово "QUAL"


А Б В Г Д Е Ж З И Й К Л М Н О П Р С Т У Ф Х Ц Ч Ш Щ Э Ю Я
0-9 A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z
Поиск  
1. Dostoevsky. Il sosia (Italian, Двойник). Capitolo 12
Входимость: 2. Размер: 32кб.
2. Dostoevsky. Il giocatore (Italian, Игрок). Capitolo 2
Входимость: 2. Размер: 16кб.
3. Dostoevsky. Il sosia (Italian, Двойник). Capitolo 2
Входимость: 2. Размер: 28кб.
4. Dostoevsky. Il sosia (Italian, Двойник). Capitolo 9
Входимость: 2. Размер: 52кб.
5. Dostoevsky. Il giocatore (Italian, Игрок). Capitolo 12
Входимость: 1. Размер: 30кб.
6. Dostoevsky. Il giocatore (Italian, Игрок). Capitolo 7
Входимость: 1. Размер: 17кб.
7. Dostoevsky. Il sosia (Italian, Двойник). Capitolo 10
Входимость: 1. Размер: 58кб.
8. Булгаков С. Н.: Иван Карамазов как философский тип
Входимость: 1. Размер: 82кб.
9. Dostoevsky. Il giocatore (Italian, Игрок)
Входимость: 1. Размер: 25кб.
10. Dostoevsky. Il sosia (Italian, Двойник). Capitolo 11
Входимость: 1. Размер: 31кб.
11. Dostoevsky. Il giocatore (Italian, Игрок). Capitolo 6
Входимость: 1. Размер: 20кб.

Примерный текст на первых найденных страницах

1. Dostoevsky. Il sosia (Italian, Двойник). Capitolo 12
Входимость: 2. Размер: 32кб.
Часть текста: Capitolo 12 Capitolo 12 Petruska entrò ciondolando, con un'aria stranamente noncurante e col viso atteggiato a un'espressione servilmente solenne. Si vedeva che aveva architettato qualcosa, che si sentiva nel suo pieno diritto e guardava ora con l'aria di una persona completamente estranea, con l'aria, cioè, del servitore di qualcun altro e non più con quella del precedente servitore del signor Goljadkin. "Be', vedi, caro" cominciò il nostro eroe, ansimando. "Che ora è, caro?" Petruska, senza rispondere. si ritirò dietro il tramezzo, poi ricomparve e, in tono piuttosto disinvolto, dichiarò che presto sarebbero state le sette e mezzo. "Bene, caro, bene. Dunque vedi, mio caro... permetti che ti dica... mio caro, che tra noi mi pare che ora sia tutto finito." Petruska taceva. "Be', ora che tra noi tutto è finito, dimmi sinceramente, dimmelo come a un amico, dove sei stato, caro." "Dove sono stato? Tra brave persone..." "Lo so, caro, lo so. Io sono sempre stato soddisfatto di te, mio caro, e il benservito te lo rilascerò... Be', che fai adesso da loro?" "Ebbene, signore, che c'è? Lo sapete anche voi. Si sa che una brava persona non ti insegna niente di male." "Lo so, caro, lo so. In questi nostri tempi le brave persone sono rare, amico; apprezzale, mio caro. Dunque come stanno quelli là?" "Si sa, come... Però io, signore, non posso rimanere al vostro servizio: lo sapete anche voi." "Lo so, caro, lo so: conosco il tuo zelo e la tua diligenza: vedevo tutto, mio caro, e tutto notavo. Io, amico mio, ti stimo. Una brava e onesta persona, sia pure un servo, io la stimo." "Ebbene, si sa! Noi, naturalmente, dove meglio stiamo... lo sapete anche voi... E' così! A me che importa! Si sa, signore, che senza un bravo...
2. Dostoevsky. Il giocatore (Italian, Игрок). Capitolo 2
Входимость: 2. Размер: 16кб.
Часть текста: sfarzo delle sale da giuoco delle città sul Reno dove c'è la roulette, e in secondo luogo i mucchi d'oro che, a sentire loro, giacerebbero sui tavoli. E sì che non sono pagati per questo: scrivono queste cose così, con una disinteressata compiacenza. Nessuna grandiosità e nessuno sfarzo in queste sudicie sale; e, quanto all'oro, non solo non giace a mucchi sui tavoli, ma è tanto se lo si vede qualche volta comparire. Naturalmente può accadere nel corso della stagione che capiti qualche tipo originale, o un inglese o un qualche asiatico, un turco, come quest'estate, che di colpo perda o guadagni moltissimo; gli altri giocatori puntano piccole somme e, mediamente, sui tavoli si trova sempre poco denaro. Appena entrai nella sala da giuoco (era la prima volta nella mia vita) rimasi ancora un po' di tempo senza decidermi a giocare. E per di più la folla mi spingeva. Ma anche se fossi stato solo, anche allora, penso, me ne sarei andato subito e non avrei cominciato a giocare. Confesso che il cuore mi batteva forte e che avevo perso tutto il mio sangue freddo; sapevo con certezza, e da molto tempo lo avevo deciso, che da Roulettenburg non me ne sarei andato così, semplicemente; nel mio destino sarebbe sopravvenuto qualcosa di radicale e di definitivo. Così deve essere e così sarà. Per quanto sia ridicolo che io mi aspetti...
3. Dostoevsky. Il sosia (Italian, Двойник). Capitolo 2
Входимость: 2. Размер: 28кб.
Часть текста: vedersi davanti Goljadkin, perché rimase per un momento turbato e involontariamente il suo viso prese un'espressione strana e, direi anzi, malcontenta. Poiché, dal canto suo, e quasi sempre a sproposito, Goljadkin si perdeva d'animo e si smarriva quando gli succedeva di avvicinare qualcuno per i suoi piccoli affari privati, così anche in quel momento, non avendo preparato la prima frase che in casi simili costituiva per lui lo scoglio principale, si confuse parecchio, borbottò qualche parola - di scusa, con ogni probabilità - e, non sapendo poi che fare, prese una sedia e si mise a sedere. Ma, ricordatosi di essersi accomodato senza invito, capì la scorrettezza e si affrettò a riparare al suo errore di ignoranza del mondo e del "bon ton" alzandosi immediatamente dalla sedia occupata senza invito. Quindi, ripresosi e confusamente accortosi di avere commesso due sciocchezze in una, si decise, senza metter tempo in mezzo, a farne una terza: tentò di giustificarsi, borbottò chissà che sorridendo, arrossì, si confuse, tacque in modo espressivo e, finalmente, si rimise a sedere in modo definitivo e non si alzò più; solo, per qualsiasi evenienza, preparò quel suo sguardo provocante che aveva la non comune forza di incenerire col pensiero e sbaragliare tutti i nemici del signor Goljadkin. Oltre a ciò, quello sguardo rivelava in pieno l'indipendenza del signor Goljadkin, diceva cioè chiaramente che il signor Goljadkin non aveva niente a che farci, che lui era come tutti gli altri e che, in ogni caso, viveva per conto suo. Krestjàn Ivànovic' tossì, si schiarì la gola evidentemente in segno di approvazione e di...
4. Dostoevsky. Il sosia (Italian, Двойник). Capitolo 9
Входимость: 2. Размер: 52кб.
Часть текста: 9 Sembrava che ogni cosa e la natura stessa si fossero armate contro Goljadkin; ma era ancora in piedi e non ancora vinto; sentiva di non essere vinto. Era pronto alla lotta. Ripresosi dal primo stupore, si stropicciò le mani con tanto sentimento e tanta energia che, al solo vederlo, si sarebbe potuto concludere che Goljadkin non avrebbe ceduto. Del resto, il pericolo era lì, sotto il naso, era evidente; Goljadkin sentiva anche questo, ma come affrontarlo, quel pericolo? Ecco il problema. Per un istante, nella testa di Goljadkin frullò perfino il pensiero se non avrebbe invece dovuto lasciare le cose com'erano e rinunciare, semplicemente. "Be', che c'è? Niente. Io me ne starò per conto mio, come se non fossi io" pensava Goljadkin; "lascio perdere tutto; non sono io, e tutto è finito: lui pure, forse, se ne starà per conto suo; brancolerà un po', il birbante, certo, si rigirerà, ma finirà con il piantarla pure lui. Sicuro, ecco come stanno le cose! Io raggiungerò lo scopo con la rassegnazione. E poi, dov'è il pericolo? E che pericolo c'è? Vorrei proprio che qualcuno mi facesse vedere un pericolo in questa faccenda. E' una cosa da niente! Una storia comunissima!" A questo punto Goljadkin si fermò. Le parole gli morirono ...
5. Dostoevsky. Il giocatore (Italian, Игрок). Capitolo 12
Входимость: 1. Размер: 30кб.
Часть текста: o 12 La nonna era in uno stato d'animo impaziente e irritato, si capiva che la roulette le stava fissa in mente. A tutto il resto era indifferente e, in generale, molto distratta. Lungo la strada, per esempio, non mi rivolse nessuna domanda. Solo alla vista di una lussuosa carrozza che era passata accanto a noi come un turbine, alzò una mano e chiese: "Che cos'è? Di chi sono i cavalli?" ma credo che non abbia nemmeno sentito la mia risposta; il suo fantasticare era continuamente interrotto da rapidi movimenti del corpo e da brusche e impazienti uscite. Quando, ormai già vicini al Casinò, le indicai da lontano il barone e la baronessa Wurmerhelm, lei li guardò distrattamente e, con assoluta indifferenza, disse: "Ah!" e, giratasi rapidamente verso Potapytch e Marfa che venivano dietro, brontolò: "Be', perché vi siete appiccicati a me? Non posso portarvi ogni volta! Tornate a casa! Mi basti anche tu" aggiunse rivolta a me, quando quelli, dopo essersi frettolosamente inchinati, si avviarono verso casa. Al Casinò la nonna era ormai attesa. Le fu subito liberato lo stesso posto dell'altra volta, vicino al croupier. Mi sembra che questi croupiers, sempre così composti e con l'aria di comuni impiegati ai quali è quasi perfettamente indifferente che il banco vinca o perda, non lo siano poi completamente e che,...
6. Dostoevsky. Il giocatore (Italian, Игрок). Capitolo 7
Входимость: 1. Размер: 17кб.
Часть текста: La sua comparsa mi sorprese moltissimo. Subito capii che qualcosa stava bollendo in pentola. Egli entrò con un'aria molto cortese e mi fece un complimento a proposito della mia stanza. Vedendo che avevo il cappello in mano si informò se veramente uscissi a passeggio così di buon'ora. Quando seppe che stavo per andare da mister Astley per un affare, rifletté, capì e il suo viso prese un'espressione molto preoccupata. De-Grieux era come tutti i francesi, cioè allegro e gentile quando serviva e gli conveniva, ma insopportabilmente noioso quando mancava la necessità di essere allegro e cortese. Il francese è raramente cortese per natura; lo è sempre, come a comando, per calcolo. Se, per esempio, vede la necessità di essere bizzarro, originale, un po' fuori del comune, la sua fantasia è la più sciocca e innaturale, fatta di forme prestabilite e già da lungo tempo diventate banali. Allo stato naturale il francese è invece un insieme di qualità più borghesi, meschine e comuni: in una parola è l'essere più noioso del mondo. Secondo me, soltanto i novellini e in particolar modo le signorine russe si lasciano incantare dai Francesi. Ma a ogni persona perbene è subito evidente e intollerabile quel burocratismo di forme prestabilite di gentilezza, di disinvoltura e di allegria da salotto. "Vengo da voi per un affare," cominciò con incredibile disinvoltura, anche se molto cortesemente, "e non vi nasconderò che vengo da...
7. Dostoevsky. Il sosia (Italian, Двойник). Capitolo 10
Входимость: 1. Размер: 58кб.
Часть текста: crudele, con quel suo rimbrottare rigido e cortese... Ma, non appena Goljadkin cominciava ad avvicinarsi ad Andréj Filìppovic' per giustificarsi in certo qual modo ai suoi occhi, così e così, e dimostrargli che lui non era come lo dipingevano i suoi nemici, che, ecco, lui era questo e quello, e che anzi aveva, oltre alle comuni innate sue qualità, anche questo e quest'altro... ecco che appariva immediatamente la persona nota per le sue basse intenzioni e, con qualche espediente dei più stomachevoli, in un colpo solo demoliva tutte le sue iniziative e proprio lì, quasi sotto il naso di Goljadkin, diffamava energicamente la sua reputazione, calpestava nel fango il suo amor proprio e poi, senza perdere tempo, prendeva il suo posto nell'ufficio e in società. Ora Go]jadkin sentiva un certo prurito alla testa causato da qualche scappellotto, da poco tempo ben meritato e umilmente accettato, ricevuto o nella vita comune oppure là in servizio, colpettino contro il quale era difficile protestare... E, mentre Goljadkin cominciava...
8. Булгаков С. Н.: Иван Карамазов как философский тип
Входимость: 1. Размер: 82кб.
Часть текста: трактире, говорит своему брату Алеше: "... русские мальчики как до сих пор орудуют? Иные то есть? Вот, например, здешний вонючий трактир, вот они и сходятся, засели в угол. Всю жизнь прежде не знали друг друга, а выйдут из трактира, сорок лет опять не будут знать друг друга, ну и что же, о чем они будут рассуждать, пока поймали минутку в трактире-то? О мировых вопросах, не иначе: есть ли Бог, есть ли бессмертие? А которые в Бога не веруют, ну, те о социализме и об анархизме заговорят, о переделке всего человечества по новому штату, так ведь это один же черт выйдет, все те же вопросы, только с другого конца. И множество, множество самых оригинальных русских мальчиков только и делают, что о вековечных вопросах говорят у нас в наше время. Разве не так?" - "Да,- настоящим русским вопросы о том: есть ли Бог и есть ли бессмертие, или, как вот ты говоришь, вопросы с другого конца, конечно, первые вопросы и прежде всего, да так и надо",- ответил ему на это Алеша. Я тоже вижу в неослабевающем интересе к этим вопросам самую характерную черту нашей молодежи и нашей интеллигенции, черту, глубоко враждебную всему, что носит на себе печать культурной буржуазности, и также вижу в этой черте печать глубокого идеализма, возвышенности настроения, которое из внутреннего мира переходит во внешний, из настроения становится действием. Как отмечено в словах Ивана, наше общество с разных...
9. Dostoevsky. Il giocatore (Italian, Игрок)
Входимость: 1. Размер: 25кб.
Часть текста: il denaro, lo contò e ascoltò il mio rapporto. A pranzo erano attesi Mezentzòv, il francesino e un inglese; come sempre, quando c'era denaro, subito inviti a pranzo: secondo l'uso moscovita. Polina Aleksàndrovna, vedendomi, mi chiese come mai fossi rimasto assente tanto a lungo. Ma non aspettò nemmeno la risposta e se ne andò. Si capisce, l'aveva fatto apposta. Però dovevo parlarle a ogni costo. Molte cose si erano accumulate. Mi era stata assegnata una piccola stanza, al quarto piano dell'albergo: si sa qui che io appartengo al "seguito del generale". Da ogni cosa si capisce che essi sono riusciti a dare nell'occhio. Qui il generale è creduto un ricchissimo magnate russo. Ancora prima di pranzo, ha fatto in tempo, tra gli altri incarichi, a darmi due biglietti da mille franchi da cambiare, la qual cosa feci alla segreteria dell'albergo. Ora ci riterranno dei milionari, almeno per una settimana. Volevo prendere Misha e Nàdja e portarli a fare una passeggiata, ma sulla scala mi chiamarono per conto del generale: si degnava di informarsi su dove avrei portato i bambini. Quest'uomo non può assolutamente guardarmi negli occhi: vorrebbe farlo, ma io, ogni volta, gli rispondo con uno sguardo così fisso, vorrei dire irriverente, che egli sembra confondersi. Con un discorso tronfio, legando alla meglio una frase dopo l'altra e, alla fine, impappinandosi completamente, mi fece capire che dovevo passeggiare con i bambini lontano dal Casinò, nel...
10. Dostoevsky. Il sosia (Italian, Двойник). Capitolo 11
Входимость: 1. Размер: 31кб.
Часть текста: il respiro mancargli: come portato da due ali, volava sulle tracce del suo nemico, che con grande velocità si allontanava. Sentiva dentro di sé una formidabile energia. Però, nonostante quella formidabile energia, Goljadkin poteva audacemente sperare che in quel momento anche una modesta zanzara, sempre che avesse potuto in quella stagione vivere a Pietroburgo, sarebbe tranquillamente riuscita a spezzarlo con la sua ala. Inoltre sentiva di essere debole, affranto, di essere trasportato da una forza estranea e tutta particolare e di non essere lui a camminare perché, al contrario, le gambe gli si piegavano e si rifiutavano di servirlo. Del resto, anche questo poteva sistemarsi per il meglio. "Meglio o non meglio," pensava Goljadkin, quasi senza respiro per la gran corsa "ma che la faccenda sia perduta, non si può nemmeno lontanamente non pensarlo: che io sia completamente a terra, ormai si sa, è cosa certa, decisa e controfirmata." Nonostante tutto ciò, al nostro eroe sembrò di essere resuscitato alla vita, sembrò di aver sostenuto una battaglia e di avere conquistato ...