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Cлово "QUARTO"


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1. Dostoevsky. Il sosia (Italian, Двойник). Capitolo 10
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2. Dostoevsky. Il sosia (Italian, Двойник). Capitolo 8
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3. Dostoevsky. Il giocatore (Italian, Игрок)
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4. Dostoevsky. Il giocatore (Italian, Игрок). Capitolo 15
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5. Dostoevsky. Il sosia (Italian, Двойник)
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6. Dostoevsky. Il sosia (Italian, Двойник). Capitolo 7
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7. Розанов В.: Экономический и социальный вопрос у Достоевского
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8. Dostoevsky. Il giocatore (Italian, Игрок). Capitolo 4
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9. Dostoevsky. Il giocatore (Italian, Игрок). Capitolo 14
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10. Dostoevsky. Il sosia (Italian, Двойник). Capitolo 3
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11. Dostoevsky. Il sosia (Italian, Двойник). Capitolo 5
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12. Dostoevsky. Il sosia (Italian, Двойник). Capitolo 6
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13. Ф. М. Достоевский в воспоминаниях современников. Александров М. А.: Федор Михайлович Достоевский в воспоминаниях типографского наборщика в 1872-1881 годах
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14. Dostoevsky. Il sosia (Italian, Двойник). Capitolo 9
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15. Дядюшкин сон (из мордасовских летописей)
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16. Dostoevsky. Il giocatore (Italian, Игрок). Capitolo 6
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1. Dostoevsky. Il sosia (Italian, Двойник). Capitolo 10
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Часть текста: Capitolo 10 Capitolo 10 Si può ben dire che gli avvenimenti del giorno prima avevano profondamente scosso Goljadkin. Il nostro eroe passò una pessima notte, cioè non riuscì assolutamente a dormire nemmeno per cinque minuti, come se qualche burlone avesse cosparso il suo letto di setole fatte a pezzetti. Passò tutta la notte in una specie di dormiveglia, girandosi da una parte e dall'altra, ora su un fianco ora sull'altro, esclamando, ansimando, prendendo sonno per un istante e dopo un istante svegliandosi di nuovo, e tutto ciò accompagnato da una strana angoscia, da confusi ricordi, da orrende visioni... in una parola, da tutto ciò che si può trovare di più sgradevole... Ora gli appariva davanti, immersa in una strana, misteriosa penombra, la figura di Andréj Filìppovic'; una figura asciutta, scontrosa, dallo sguardo freddo, crudele, con quel suo rimbrottare rigido e cortese... Ma, non appena Goljadkin cominciava ad avvicinarsi ad Andréj Filìppovic' per giustificarsi in certo qual modo ai suoi occhi, così e così, e dimostrargli che lui non era come lo dipingevano i suoi nemici, che, ecco, lui era questo e quello, e che anzi aveva, oltre alle comuni innate sue qualità, anche...
2. Dostoevsky. Il sosia (Italian, Двойник). Capitolo 8
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Часть текста: sera precedente: se ne ricordò e si rabbuiò in viso. "Una parte da stupido ho recitato ieri sera!" pensò, sollevandosi sul letto e gettando un'occhiata al letto dell'ospite. Ma quale stupore! Nella camera non solo non c'era più l'ospite, ma nemmeno il letto! "Che significa questo? Che vuol dire questa nuova circostanza?" Mentre Goljadkin, sbalordito, guardava a bocca aperta il posto vuoto, la porta scricchiolò e entrò Petruska, che portava il vassoio col tè. "Ma dov'è? Dov'è?" pronunciò con voce appena udibile il nostro eroe, indicando col dito il posto occupato la sera prima dall'ospite. Petruska non rispose e non guardò nemmeno il suo padrone, ma girò gli occhi verso l'angolo a destra, tanto che lo stesso Goljadkin fu spinto a guardare anche lui in quell'angolo. Però, dopo un breve silenzio, Petruska, con voce rauca e ruvida rispose "che il padrone non era in casa". "Sei stupido, sai: il tuo padrone sono io, Petruska" esclamò Goljadkin con voce spezzata e guardando con gli ...
3. Dostoevsky. Il giocatore (Italian, Игрок)
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Часть текста: sa quale ansia, e invece mi sbagliavo. Il generale mi accolse con una disinvoltura eccessiva, mi parlò squadrandomi dall'alto in basso e mi mandò da sua sorella. Era evidente che da qualche parte erano riusciti a procurarsi del denaro. Ebbi addirittura l'impressione che il generale mi guardasse con un certo imbarazzo. Màrja Filìppovna, indaffaratissima, mi liquidò con poche parole; prese, però, il denaro, lo contò e ascoltò il mio rapporto. A pranzo erano attesi Mezentzòv, il francesino e un inglese; come sempre, quando c'era denaro, subito inviti a pranzo: secondo l'uso moscovita. Polina Aleksàndrovna, vedendomi, mi chiese come mai fossi rimasto assente tanto a lungo. Ma non aspettò nemmeno la risposta e se ne andò. Si capisce, l'aveva fatto apposta. Però dovevo parlarle a ogni costo. Molte cose si erano accumulate. Mi era stata assegnata una piccola stanza, al quarto piano dell'albergo: si sa qui che io appartengo al "seguito del generale". Da ogni cosa si capisce che essi sono riusciti a dare nell'occhio. Qui il generale è creduto un ricchissimo magnate russo. Ancora prima di pranzo, ha fatto in tempo, tra gli altri incarichi, a darmi due biglietti da mille franchi da cambiare, la qual cosa feci alla segreteria dell'albergo. Ora ci riterranno dei milionari, almeno per una settimana. Volevo prendere Misha e Nàdja e portarli a fare una passeggiata, ma sulla scala mi chiamarono per conto del generale: si degnava di informarsi su dove avrei portato i bambini. Quest'uomo non può assolutamente guardarmi negli occhi: vorrebbe farlo, ma io, ogni volta, gli rispondo con uno sguardo così fisso, vorrei dire irriverente, che egli sembra confondersi. Con un discorso tronfio, legando alla meglio una frase ...
4. Dostoevsky. Il giocatore (Italian, Игрок). Capitolo 15
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Часть текста: a domani?" chiesi, girandomi a un tratto verso Polina, come ricordandomi improvvisamente di lei. Lei sedeva ancora immobile, allo stesso posto, ma mi seguiva attentamente con lo sguardo. Il suo viso aveva una certa strana espressione; quell'espressione non mi piacque! Non sbaglio, se dico che in essa c'era dell'odio... Mi avvicinai alla fanciulla. "Polina, ecco venticinquemila fiorini: sono cinquantamila franchi, e anche più. Prendeteli, e domani sbatteteglieli sul viso." Lei non mi rispose. "Se volete, glieli porterò io stesso domattina presto. Va bene?" Si mise improvvisamente a ridere, e rise a lungo. Io la guardavo stupefatto e con un senso di tristezza. Quel modo di ridere era molto simile al suo recente ridere di me, frequente e ironico, che seguiva sempre le mie più appassionate dichiarazioni. Finalmente smise e si accigliò; mi guardò severamente, di traverso. "Io non prenderò il vostro denaro" dichiarò in tono sprezzante. "Come? Perché?" chiesi. "Polina, ma perché?" "Non prendo il denaro per niente." "Ma io ve lo offro come amico. Vi offro la mia vita." Lei mi rivolse un lungo sguardo indagatore, come se volesse passarmi da parte a parte. "Voi pagate bene," disse sorridendo, "l'amante di De-Grieux non vale cinquantamila franchi..."...
5. Dostoevsky. Il sosia (Italian, Двойник)
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Часть текста: uomo non completamente certo di essere sveglio o di dormire ancora e se tutto ciò che gli capita intorno sia realtà o non piuttosto la continuazione di un fantastico sogno. Ma ben presto i sensi del signor Goljadkin ripresero a cogliere, più chiare e più precise, le consuete, abituali impressioni. Le affumicate pareti verde sporco della sua stanzetta lo guardarono familiarmente, il comò di mogano, le sedie finto mogano, la tavola dipinta di rosso, il divano alla turca d'incerata rossa a fiorellini verdognoli e, ancora, il vestito di cui in gran fretta si era liberato la sera prima e che aveva buttato malamente sul divano. Infine una grigia giornata autunnale, cupa e sporca, fece capolino nella stanza attraverso i vetri appannati della finestra con un'aria così stizzita e una smorfia così acida che il signor Goljadkin non poté più avere nessun dubbio di trovarsi non in un qualche favoloso reame dall'altra parte del mondo, ma a Pietroburgo, nella capitale, in via delle Sei Botteghe, nel suo appartamentino al quarto piano di un grande palazzo. Fatta una simile importante scoperta, Goljadkin chiuse freneticamente gli occhi, quasi a rimpiangere il sogno di poco prima e...
6. Dostoevsky. Il sosia (Italian, Двойник). Capitolo 7
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Часть текста: appena uno sguardo rapido, cercando, attraverso l'espressione del viso, di scoprirne i pensieri. Ma, con suo enorme stupore, vide che il suo domestico era mille miglia lontano dal mostrarsi meravigliato: sembrava addirittura che si aspettasse qualcosa di simile. Naturalmente ora guardava in cagnesco, di traverso e sembrava pronto a divorare chi sa chi. "Sta a vedere che qualcuno oggi li ha stregati tutti!" pensava il nostro eroe, "che qualche demonio abbia fatto il giro? Senza dubbio oggi c'è in tutti qualcosa di particolare. Che il diavolo mi porti, è un bel tormento!" Ecco che, continuando a rimuginare in tal modo, Goljadkin portò l'ospite nella sua stanza e lo pregò umilmente di accomodarsi. L'ospite, era chiaro, era in grandissimo imbarazzo e, intimidito, seguiva umilmente tutti i movimenti del padrone di casa, si attaccava a ogni suo sguardo e sembrava che cercasse di indovinarne i pensieri. In tutti i suoi gesti c'era qualcosa di avvilito, di abbattuto, di spaventato, tanto che, se potrà valere il paragone, assomigliava in quel momento a un uomo che, non avendo un abito suo, indossasse quello di un altro: le maniche gli salgono in alto, la vita arriva quasi alla nuca e lui, ora non fa che aggiustarsisi il panciotto troppo corto, ora dà di fianco e si sposta ...
7. Розанов В.: Экономический и социальный вопрос у Достоевского
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Часть текста: подумает: как же она воспользовалась, во что употребила это лицо или событие, что сделала с ним в смысле продолжения, как поняла его. Это большие, многомильные столбы общественного движения: и последнему нужны эти оглядывания, чтобы знать, много ли оно прошло, и чтобы иметь бодрость идти далее. Без "верстовых столбов" идти и ехать скучно; это всеми замечено. Поэтому они и ставятся. Как же бы Бог не указал человеку: "ставьте эти столбы в своем пути-истории". Удивительно, до чего до сих пор жив и ярок Достоевский. Споры в его романах, разные философские и религиозные темы, там поднятые, странные персонажи его произведений, от Макара Девушкина в "Бедных людях" до семьи Карамазовых, даже вводные третьестепенные лица там, вроде следователя Порфирия и студента Разумихина в "Преступлении и наказании", -- все держится в памяти с такою свежестью красок и индивидуализмом выражения, как бы эти произведения мы читали прошлым месяцем и не остыли еще горячие споры, возбужденные ими. Даже этюды "Войны и мира" и "Анны Карениной" не помнятся так ярко, а Достоевский 25 лет уже умер! Между тем, был ли человек в нашей литературе, который до такой степени и без остатка бросал бы сердце свое в самое "пекло дня". Минуте своего года и даже вот этого месяца он отдавался весь: помните его рассуждения о "мнении легионов" по поводу заговора бонапартистов, о Пии IX и Бисмарке, о судебных процессах в петербургском окружном суде. Точно репортер, несущий читателю "последние известия". Да, но для репортера и "эти" и "не эти" известия все суть равно внешние и нешумные. Великая странность и сила Достоевского заключалась в том, что он, например, вот "в последнем деле в окружном суде" усматривал самую...
8. Dostoevsky. Il giocatore (Italian, Игрок). Capitolo 4
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Часть текста: A ogni modo, però, non posso credere che sia soltanto per il denaro. E' evidente che il denaro le è indispensabile, e al più presto possibile, per qualche scopo particolare. Mi ha promesso di spiegarmelo, e sono andato. Nelle sale da giuoco c'era una folla spaventosa. Che gente sfrontata, e come sono tutti avidi! Mi intrufolai tra la folla e mi sistemai proprio vicino al croupier; quindi cominciai un timido inizio di giuoco, puntando soltanto due o tre monete. Intanto osservavo e notavo; mi sembrava che il calcolo in se stesso servisse molto poco e non avesse affatto quell'importanza che molti giocatori gli attribuiscono. Essi se ne stanno seduti davanti a foglietti di carta rigata, segnano i colpi, contano, deducono le probabilità, fanno calcoli e infine puntano e perdono come noi, semplici mortali, che giochiamo senza calcoli. In compenso ho tratto una conclusione che mi sembra giusta: realmente, nel susseguirsi delle probabilità favorevoli c'è, se non un sistema, un certo quale ordine, il che è, naturalmente, molto strano. Succede, per esempio, che dopo i dodici numeri di mezzo, escano fuori gli ultimi dodici; per due volte, mettiamo, la pallina cade su questi ultimi dodici per poi passare sui primi dodici. Dopo essere caduta sui primi dodici, passa di nuovo sui dodici di centro, cade tre o quattro volte di seguito su questi, e di nuovo passa agli ultimi dodici ...
9. Dostoevsky. Il giocatore (Italian, Игрок). Capitolo 14
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Часть текста: occhi. Ho dimenticato le precise espressioni della lettera, ma eccola, se non proprio parola per parola, almeno pensiero per pensiero. "Mademoiselle," scriveva De-Grieux, "sfavorevoli circostanze mi costringono a partire immediatamente. Voi certo avrete notato che a bella posta ho evitato di avere con voi una spiegazione definitiva fino a quando non si fossero chiarite tali circostanze. L'arrivo della vecchia (de la vieille dame), vostra parente, e il suo assurdo comportamento hanno messo fine alle mie perplessità. I miei affari dissestati mi impediscono di continuare a nutrire le dolci speranze delle quali mi ero permesso di pascermi per qualche tempo. Mi rammarico di quello che è accaduto, ma spero che nella mia condotta non troverete niente d'indegno di un gentiluomo e di un onest'uomo (gentilhomme et honnête homme). Avendo perso quasi tutto il mio denaro nei crediti concessi al vostro patrigno, mi trovo nell'assoluta necessità di approfittare di quello che mi resta: ho già dato istruzioni ai miei amici di Pietroburgo affinché dispongano immediatamente per la vendita della proprietà ipotecata a mio favore; sapendo, però, che quella testa vuota del vostro patrigno ha sperperato anche il denaro di vostra proprietà, ho deciso di condonargli cinquantamila franchi e gli restituisco per questa somma una parte delle ipoteche sulla sua proprietà, affinché voi abbiate la possibilità di riavere tutto ciò che avete perduto, esigendo da lui, per via legale, quello che vi appartiene. Spero, mademoiselle, che allo stato attuale delle cose, il mio...
10. Dostoevsky. Il sosia (Italian, Двойник). Capitolo 3
Входимость: 1. Размер: 22кб.
Часть текста: che il giorno dopo sarebbe senz'altro ritornato, o addirittura anche il giorno stesso, per ritirare gli oggetti contrattati, si segnò il numero della bottega e, ascoltato attentamente il negoziante che insisteva per avere un piccolo acconto, promise di dare a suo tempo anche la piccola caparra. Dopo di che, in gran fretta prese congedo dal mercante che era rimasto interdetto e si avviò lungo la fila di botteghe, incalzato da una schiera di commessi, girandosi indietro continuamente a guardare Petruska e cercando con attenzione qualche nuovo negozio. Passò di corsa in un negozietto di cambiavalute e cambiò in moneta spicciola tutti i suoi biglietti di grosso taglio e, pur perdendoci nel cambio, fece lo stesso l'operazione e il suo portafogli ne fu ingrossato ben bene, cosa che, evidentemente, gli procurò una enorme soddisfazione. Infine si fermò in un negozio di stoffe per signora. Anche qui, dopo aver contrattato, sempre per una notevole somma, Goljadkin promise al mercante che sarebbe sicuramente ritornato, anche qui si segnò il numero della bottega e, alla richiesta di un piccolo acconto, ripeté che, a suo tempo, avrebbe sborsato pure il piccolo acconto. Poi visitò ancora qualche altra bottega; in tutte contrattava, si informava dei prezzi di oggetti vari, discuteva a lungo coi negozianti usciva ...